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...siamo arrivati in Brasile nell'ottobre 2007, famiglia numerosa perche' abbiamo quattro figli, l'ultima nata qui in Sao Paulo; innamorati a tal punto di questo paese che non vorremmo mai piu' lasciarlo abbiamo pensato di trasmettere le nostre esperienze anche a voi...

giovedì 18 marzo 2010

San Paolo - città eclettica











San Paolo non è New York e neppure Tokyo, ma possiede qualcosa che non avevamo mai percepito fino a quando non siamo venuti ad abitare. Capitale cosmopolita è la quarta città per grandezza nel mondo (ma considerando le favelas è forse la prima) e la seconda in America Latina - solo la Città´ del Messico ed in competizione (triste competizione direi) con Buenos Aires.
San Paolo è un esempio di prosperità, con i suoi 17 milioni di abitanti che affollano le trafficatissime strade, i grattacieli, i giardini botanici e i sobborghi industrializzati. Una città brulicante di attività lavorative durante il giorno e animatissima di notte, caratteristica che la rende simile ad altre metropoli a noi più vicine come Milano.
Fondata nel 1554, dai missionari gesuiti Manuel da Nóbrega e José de Anchieta, ed ampliata da gruppi di esploratori in cerca di metalli e pietre preziose, San Paolo è oggi un vero punto di riferimento economico e culturale per tutto il Brasile. Nel diciannovesimo secolo, la cultura del caffè raggiunse il suo culmine, con l' arrivo di numerosissimi emigranti dal Portogallo, Spagna, Italia, Russia, Armenia ed Asia e San Paolo fu soggetta ad una rapida espansione urbana. Lo sviluppo, che continua ininterrotto ancora oggi con un ritmo tra i più alti del mondo, ha fatto di San Paolo, città urbanisticamente modernissima, simile alle metropoli nordamericane, non solo il primo centro industriale del Paese, ma anche un centro commerciale e finanziario di primaria importanza. Le più' importanti industrie hanno sede qui o comunque a poca distanza dalla città´. Ci si trovano infatti industrie siderurgiche, meccaniche, tessili, alimentari, dei pellami, delle calzature, del tabacco, della gomma, chimiche, farmaceutiche, cartarie ecc.
“Sampa”, così è chiamata dai suoi abitanti, è la più multietnica delle città brasiliane in quanto meta privilegiata di molti immigranti in cerca di fortuna. Qui si trovano immigranti giunti da tutto il Brasile (Il caso più´ conosciuto e´ proprio quello del Presidente Lula) e da tutte le parti del mondo e tutte le religioni. Sono italiani, giapponesi, arabi, portoghesi, spagnoli, tedeschi e libanesi, che hanno contribuito ad aggiungere colore e sapore al mix di culture che si respira a San Paolo. Molti vivono ancora nelle loro comunità di origine per mantenere la loro cultura e le loro tradizioni. Gente di tutte le origini convivono in perfetta armonia.
La cultura è uno dei capisaldi della città che vive di musica, arte, teatro e università, una delle più importanti ed antiche di tutto il Sud America. Ci sono soltanto nella capitale dello stato di San Paolo, quasi 400 sale di spettacoli (300 cinema e 100 teatri), una decina di centri culturali, 70 musei, e diversi edifici storici.
Un´altra caratteristica di San Paolo è il coltivo della buona tavola, che risente degli influssi multietnici della propria popolazione divenendo lo specchio della cultura di un popolo. Non a caso la città nel 1997 fu insignita del riconoscimento internazionale di “Capitale Mondiale della Gastronomia”. Si può scegliere tra ristoranti giapponesi, italiani e di altre cucine oppure optare per le più tradizionali “churrascarie” dove gustare carne allo spiedo, alla griglia o sui carboni. La Regina dei piatti è sicuramente la “feijoada” (mercoledì e sabato i giorni tipici per mangiarla), pietanza molto saporita e calorica a base di carne di maiale e fagioli neri.
San Paolo è anche una città di estremi. Possiede la terza flotta di elicotteri al mondo, dopo New York e Tokyo: 424 apparecchi che sorvolano continuamente la città più popolosa del Paese, dove oltre mezzo milione di famiglie non dispone neppure di un alloggio degno di questo nome. Ci sono quartieri favela enormi, meno visibili rispetto a Rio perché' non posizionati su colline (i morros) ma comunque visibili appena usciti dal centro. Le dimensioni di queste favelas si percepiscono molto bene sorvolando la città´, fa impressione. Città´ di grandi opportunità´ ma spietata se si precipita... tante le persone che dormono nelle strade del centro sotto cartoni, non debellato il problema dei meninos de rua. A San Paolo per molti la vita e´ difficile ma spesso si sfugge alla miseria e alla mancanza di opportunità´ di altre regioni ¨sfigate¨ del paese. Non esiste miglior città di San Paolo per spiegare com'è fatto il Brasile.
Finisco questo post com uno slogan che definisce in maniera perfetta il ritmo instancabile di questa città: "San Paolo non si può fermare". E' proprio così. Il Paulista ha assimilato bene questo modo di essere e lo segue alla lettera per non perdersi nemmeno una sfumatura di questa eclettica città, di questa grande città.

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